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al testo di Teresa Cassani
Chimera
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CHIMERA Lui si ostinava si ostinava a non crederle a non credersi l’eletto protagonista oppure non apprezzava. Lei lo vestiva di panni diversi, gli attribuiva gesti diversi, diversi da lui, per moltiplicarne all’ infinito l’immagine, affinché il mondo di terra e di polimeri di campagna e di città di memorie e di quotidiano lo riflettesse in tutte le sue dimensioni: reali e immaginate. Ma lui, il pedagogo, temeva di non capire o non gli importavano gli enigmi insidiosi di una donna: li rifiutava e vi riversava il suo fiato di drago. E lei continuava ad affannarsi ad affannarsi inutilmente. Dietro una chimera.
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